Seminara è un comune situato ad un'altitudine di 290 m s.l.m., sul margine sud della Piana di Gioia Tauro. Secondo alcuni studiosi il paese ebbe origine nell’VIII secolo da monaci Basiliani che fuggivano dalla persecuzione dell’imperatore di Bisanzio, Leone III d’Isorico, fondato su un’antica rocca qui si rifugiarono, nel 951, alcuni profughi della distrutta città di Tauriana. Furono i fuggiaschi a portare a Seminara il culto della Madonna della Romania. La statua, salvatasi miracolosamente da un incendio che distrusse la città, fu ritrovata nel 1010 e collocata nel Santuario che fu edificato in ricordo dell’evento. Considerata città demaniale fu donata da re Ferrante in un primo momento all’imperatore Carlo V che visitò la città nel 1535 e poi a una nota dinastia locale. Seminara, munita di possenti mura di cinta, nel XVI secolo divenne la più importante e popolosa della Calabria Ulteriore I. Nel ‘500 la città, quindi, visse la sua epoca d’oro tanto da essere paragonata alle città rinascimentali toscane. Fu, così, che divenne meta di importanti pittori, scultori e letterati che lasciarono qui testimonianza del loro passaggio.
I terremoti del 1783 e del 1908 la rasero al suolo. Ricostruita ricalcando la vecchia pianta urbana perse, tuttavia, i suoi tesori architettonici più rappresentativi. Fu dichiarato comune autonomo nel 1811.
Da visitare sono i Ruderi Castello Mezzatesta: dell'antica dimora dei nobili Mezzatesta, edificato probabilmente tra la fine del XVI e del XVII secolo, rimangono in piedi soltanto le imponenti mura perimetrali. La facciata formata da blocchi megalitici dalle forme sinuose era arricchito da un portale a bugne con chiave di volta. Il Palazzo Municipale: l’edificio, che oggi ospita l'Amministrazione comunale, conserva nell'androne e sulla scala frammenti in marmo di monumenti proveniente dalla vecchia Seminara andata distrutta dopo il terremoto dl 1908. Tra questi si segnala un bassorilievo del XVI secolo che faceva parte di un monumento a Carlo Spinelli e che lo raffigura in un momento della battaglia di Seminara del 1495. Diversi gli stemmi in pietra e due statue lapidee mutilate, forse, di epoca rinascimentale. L’Obelisco Basiliano: fu edificato nel X secolo con l'arrivo dei monaci basiliani. Si presenta a pianta quadrata ed è formato da mattoncini. La base doppia è in pietra. In alto è collocata una colonna recante una sfera con sopra una croce in ferro.
Tra i numerosi edifici religiosi preseti ricordiamo il famoso Santuario della Madonna dei Poveri, elevata alla dignità di basilica minore nel maggio del 1955 da papa Pio XII, che custodisce la statua lignea della Madonna dei Poveri, molto venerata nella zona; la Chiesa di san Marco che ospita il gruppo scultoreo cinquecentesco della Madonna degli Angeli; la Chiesa di San Michele in stile barocco.
Le bellezze naturalistiche di questo antico borgo sono coronate dalla Cala Ianculla, spiaggetta di poche decine di metri incastonata tra due speroni di roccia al centro della Costa Viola. Il suo litorale di sabbia fine è bagnato da un bellissimo mare cristallino e trasparente, mentre alle spalle è delimitato dal bastione montuoso del monte Sant’Elia, raggiungibile via mare o attraverso il sentiero del Trecciolino. Una volta qui vale la pena una visita alla grotta delle Rondini, situata proprio a fianco del litorale, e alla grotta Perciata, raggiungibili sempre via mare.
Seminara ha, infine, un’antichissima tradizione ceramica, che la colloca ancora oggi fra i più rinomati centri italiani nella produzione di vasi e ceramiche artistiche. La fiorente lavorazione artigianale delle ceramiche artistiche è caratterizzata dalle sue forme originali e vivacemente colorate; tra queste si segnalano bottiglie e fiasche antropomorfe (babbaluti o babbuini), maschere grottesche, piccole brocche con becco (bumbuleji), borracce a forma di pesce.