FEP- Asse IV - Misura 4.1 “Mantenere la prosperità economica e sociale e aggiungere valore ai prodotti della pesca e dell’acquacoltura”.
Stretto. Tra cielo e mare. Mare, terra, cielo. L’uno complementare all’altro, l’uno nell’altro. Insieme paesaggio, identità ma anche storia di popolazioni e tradizione popolare. Pesca, agricoltura, territorio, produzioni agroalimentari e artigianali in un contesto costiero ricco di beni storico-culturali e siti naturalistici, laddove da sempre, tra eroici e antichi terrazzamenti di pietra a secco, “il contadino ha un piede nella vigna e un piede nel mare dello Stretto”. 4 Dalla Costa Viola alla Piana di Gioia Tauro-Rosarno, il paesaggio muta: dal verde brillante dei vigneti a picco sul mare, al verde lucido degli agrumeti, al verde argento dei maestosi olivi secolari. In comune un territorio solcato da torrenti e fiumare che precipitano velocemente dall’acrocoro cristallino aspromontano fin sulle cale sabbiose, quali perle incastonate tra falesie e grotte emerse e sommerse, raggiungibili ormai solo dal mare. E dal mare proveniva la civiltà ma anche il terrore delle invasioni, così come nel mare si svolgeva e si svolge oggi come un tempo l’eterna lotta tra il pescespada, principe dello Stretto ed il pescatore, in un’aura di leggenda non incrinata dal progresso, perpetrata dal il rito della “caccia allo spada” e contraddistinta da quell’esclusivo ed intimo rapporto tra cacciatore e preda, inspiegabilmente fondato sul rispetto e sul sangue. Sangue rosso vivo tra i flutti di un mare viola. Rosso e viola. Come il mosto, vivo, denso e intensamente profumato, tanto da essere percepito ancora, durante e dopo la vendemmia, tra i vicoli delle cittadine costiere dell’area del GAC “Stretto”.
Il FEP (Fondo Europeo per la Pesca), nuovo strumento di programmazione della pesca nell’ambito della programmazione finanziaria europea 2007 -2013, ha introdotto nuove misure per promuovere il finanziamento di piani strategici di sviluppo locale delle zone costiere contemplando tra i principi fondatori della progettazione, gestione e realizzazione di tale azione l’approccio “integrato”. In particolare, l’Asse IV - "Sviluppo sostenibile delle zone di pesca" del Regolamento C. E. n. 1198/2006 del 27 luglio 2006”, che interessa zone di estensione limitata e distinte da elementi di omogeneità di carattere geografico, economico, sociale mira alla realizzazione degli interventi di sviluppo locale sopraccitati da parte di "enti locali" o "gruppi" rappresentanti partner pubblici e privati dei vari settori socio-economici pertinenti. Gli obiettivi specifici da perseguire mediante l’attuazione dell’Asse IV sono:
- ď‚· Mantenere la prosperitĂ economica e sociale nelle zone di pesca;
-  Preservare e sostenere l’occupazione delle zone di pesca con la diversificazione delle attività e con azioni finalizzate alla loro ristrutturazione economica e sociale;
-  Sostenere la qualità dell’ambiente costiero;
- ď‚· Promuovere la cooperazione nazionale e transnazionale tra zone di pesca.
L’ente attuatore di tale Asse è il Gruppo Azione Costiera (GAC “Basso Tirreno Reggino”, o GAC dello Stretto). Questo intende innescare processi virtuosi di sviluppo locale duraturi e sostenibili attraverso la realizzazione di interventi nella filiera della pesca e dell’acquacoltura che riducano le problematiche connesse alle attività ittiche di quest’area. Il Gruppo Azione Costiera, infatti, riconosce la necessità di operare trasversalmente su due livelli orientati uno al produttore, l’altro al consumatore e quindi al mercato. Nel rispetto delle competenze attribuite al GAC, la creazione e l’utilizzo di marchi ed etichette per comunicare l’origine e la territorialità dei prodotti nonché la qualità dei prodotti e la sostenibilità dei processi, rappresenterebbe un’opportunità per la filiera del settore a tutela di produttore e consumatore. Il produttore può dunque trarre vantaggio dal miglioramento dell’immagine del prodotto, dalla razionalizzazione del settore e dal miglioramento dei margini di profitto mentre il consumatore, identificando nel brand una garanzia di riconosciuta qualità coglie maggiore sicurezza dei prodotti. Il GAC si pone altresì, come obiettivo, l’incremento dell’occupazione sostenendo la diversificazione delle attività lavorative legate al mare e la promozione delle numerose attività di carattere più propriamente turistico rese possibili dalle caratteristiche storico-ambientali del territorio. L’intervento oggetto di questo volume fa parte dell’Asse IV, e più nello specifico rientra nella misura 4.1 dal titolo: “Mantenere la prosperità economica e sociale e aggiungere valore ai prodotti della pesca e dell’acquacoltura”. I comuni che fanno parte del GAC dello Stretto, e più nello specifico costituiscono l’area di attuazione dell’Asse in questione, sono, partendo da nord: San Ferdinando, Gioia Tauro, Palmi, Seminara, Bagnara Calabra, Scilla, e frazione di Cannitello di Villa San Giovanni. Questi comuni rientrano nella cosiddetta Costa Viola.